Cambia il rapporto degli italiani con la casa

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Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 11:34

Una ricerca Changes Unipol elaborata da Ipsos, fotografa come le trasformazioni sociali in atto, la pandemia, la crisi energetica e ambientale stanno modificando le abitudini abitative.

Lo studio evidenzia che:

  • Un italiano su tre (il 29%) valuta di cambiare casa nei prossimi due anni
    • La certezza del cambiamento è espressa dal 6% ed è più marcata tra gli abitanti di Torino (11%), Firenze (10%) e Bari (10%)
    • La preferenza per un’abitazione di proprietà rimane forte, ma viene espressa solo dal 55% degli italiani, a fronte di un 17% per l’affitto
    • Il 51% dei giovani della Generazione Z indicano soluzioni abitative alternative, oltre l’affitto, le case/residence con formule “zero pensieri” oppure il co-living
  • La pandemia ci ha tolto la convivialità: rispetto a due anni fa il 48% passa meno tempo in casa con gli amici
    • In aumento “Tv, lettura e radio” (nel 37% dei casi), così come lo “stare con la famiglia” (34%) e “fare hobby e lavoretti” (32%)
    • Nell’ultimo anno 1 su 3 ha sostituito elettrodomestici e 1 su 4 intende a breve cambiare arredi o ristrutturare interni o esterni
    • Gli italiani in casa si sentono sicuri: il 72% si dichiara poco o per niente esposto a rischi
  • Anche se il prezzo resta il primo criterio di scelta di una nuova abitazione (64%), inizia a emergere una forte attenzione su impatto ambientale ed efficienza energetica (37% dei casi)
    • Zona (48%), luminosità (42%) e metratura (41%) gli altri criteri prioritari. Sicurezza soltanto all’8° posto
    • I centri storici non sono più un sogno: solo 1 italiano su 4 vorrebbe vivere in centro città (ma tra i più giovani si sale al 34%). I Baby Boomers preferiscono invece stare fuori città
    • L’acquisto rimane la prima scelta, soprattutto nelle grandi città del Centro-Nord: Milano prima con il 67%
  • Cosa non può mancare nella casa degli italiani? Priorità ad ambiente e clima, in secondo piano la tecnologia
    • Ritenuti indispensabili, oltre al riscaldamento, energia green (39%), giardino privato (37%) e aria condizionata (32%). La domotica (7%) non prende ancora piede

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