Strategia

Nel 2015, nel suo position paper intitolato "Unipol per il clima", il Gruppo Unipol ha proposto un modello di prevenzione e gestione delle catastrofi naturali basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che adotti i meccanismi mutualistici di natura assicurativa per gestire i crescenti rischi derivanti dal cambiamento del clima e far fronte agli ingenti risarcimenti.

Con la Politica in materia di sostenibilità, approvata dal Consiglio di Amministrazione, l’azienda si impegna per la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, che costituiscono uno dei principali rischi a cui sono esposte le proprie attività.

Tale impegno è stato declinato nelle diverse politiche del Gruppo in modo tale da delineare una linea di indirizzo in relazione ai principali ambiti di intervento:

  • prodotti e servizi assicurativi: Unipol si impegna a promuovere l’adozione di pratiche sostenibili (soprattutto di prevenzione e gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici), in particolare presso le PMI, e a rendere disponibili a enti di diversa natura le proprie competenze per accrescere la resilienza del Paese ai fenomeni climatici. Per le attività di sottoscrizione il Gruppo prevede la decarbonizzazione del portafoglio clienti; le Politiche di sottoscrizione per il Business Danni e per il Business Vita escludono dall’attività di sottoscrizione le aziende che derivano una parte significativa dei propri ricavi da attività di estrazione di carbone e le aziende che adottano pratiche estrattive non convenzionali;
  • attività di investimento: il Gruppo supporta la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio attraverso investimenti responsabili e attività di engagement presso le imprese investite che abbiano significativo impatto climatico. La Politica in materia di investimenti prevede l’esclusione a priori, dai nuovi investimenti, di quelli in Emittenti Corporate che traggono il 30% e oltre dei loro ricavi dalle attività di estrazione di carbone o di generazione di energia elettrica da carbone termico, e che non dimostrino un posizionamento sufficientemente ambizioso in termini di transizione del business verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Al fine di raggiungere la neutralità climatica del portafoglio, Unipol ha programmato una riduzione periodica della soglia dei ricavi da carbone termico degli Emittenti Corporate investiti ritenuta ammissibile, prevedendo di completare il disinvestimento dal carbone entro il 2030;
  • real estate: il Gruppo si pone l’obiettivo di decarbonizzare il proprio portafoglio di investimenti immobiliari. A questo fine gestisce il patrimonio immobiliare, comprendente immobili gestiti sia strumentali che non strumentali, pianificando e realizzando interventi che determinano il miglioramento continuo delle performance, fino al raggiungimento di elevati standard riconosciuti di qualità ambientale.

In linea con i piani strategici precedenti, i rischi e le opportunità legate ai cambiamenti climatici sono stati integrati nel Piano Strategico 2019-2021, che contiene obiettivi legati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici in relazione ai tre macro-ambiti di intervento del Gruppo:

  • prodotti e servizi assicurativi: è previsto lo sviluppo di tecniche innovative di mitigazione del rischio (con la protezione innovativa del conto economico da frequenti eventi naturali di media entità, anche mediante il ricorso al mercato dei capitali), lo sviluppo di modelli predittivi per il rischio climatico rivolti alle imprese per aumentare la resilienza dei diversi settori e l’aumento della penetrazione dei prodotti a valore sociale e ambientale (tra cui quelli che concorrono alla lotta al cambiamento climatico) sul portafoglio assicurativo fino al 30% entro il 2021;
  • attività di investimento: il Piano prevede un incremento dell’ammontare degli investimenti tematici per gli SDGs, tra cui quelli legati a mitigazione e adattamento al cambiamento climatico (obiettivo di 600 milioni di € investiti a sostegno dell'Agenda 2030 nel 2021);
  • real estate: il Piano Triennale prevede una diminuzione del 7% entro il 2021 della produzione media di CO2 per dipendente di tutte le società del Gruppo.