Il processo di gestione dei rischi reputazionali è inquadrabile nel framework consolidato del risk management classico, con un meccanismo di tipo circolare che si perfeziona nel tempo attraverso un sistema di feedback. Tuttavia, in tutte le fasi ricorre l’elemento distintivo della doppia vista “Inside-Out”/”Outside-In”, introdotto al fine di superare i limiti di un approccio autoreferenziale e adattare il modello di governo e gestione del rischio reputazionale alla sua peculiarità di essere un rischio legato alle percezioni esterne degli stakeholder.
Processo di gestione del rischio reputazionale
Una volta stabilita la strategia di gestione del rischio, con la definizione della metrica di valutazione, si è proceduto ad una mappatura puntuale degli scenari di rischio reputazionale specifici per il Gruppo in base all’analisi di driver sia interni (interviste al Top Management, temi emergenti dall’Osservatorio Reputational & Emerging Risk, database rischi operativi e di business continuity, matrice di materialità, relazione reclami, Bilanci), sia esterni (eventi negativi con impatto sulla reputazione accaduti nel settore a livello mondiale negli ultimi dieci anni, attività di ascolto presso gli stakeholder chiave e Opinion leader esterni). Gli scenari di rischio base sono stati arricchiti con scenari di rischio/opportunità utili in un’ottica strategica.
Gli eventi di rischio identificati sono stati poi sottoposti a valutazione integrando la prospettiva del Top Management con il coinvolgimento diretto dello stakeholder “Opinione Pubblica”, declinando l’impatto su ciascuna delle 7 dimensioni reputazionali della scorecard del Gruppo.
Il ciclo si completa con la definizione delle strutture di governo e gestione e la predisposizione dei piani di mitigazione e di crisis management.