«La musica, anche la meno espressiva, anche la più semplice, produce a prima giunta nell’animo un ricreamento, l’innalza, o l’intenerisce secondo le disposizioni relative o dell’animo o della musica, immerge l’ascoltante in un abisso confuso di innumerabili e indefinite sensazioni». Questa la definizione della musica nelle parole di uno dei sommi vati, Giacomo Leopardi, celebrato - con il sostegno del Gruppo Unipol - dalla nuova rassegna di Fondazione Musica insieme. La rassegna partita il 18 ottobre ha previsto 4 appuntamenti: si è incentrata sulla lettura integrale della sua più importante raccolta poetica: i Canti, trentasei componimenti scritti durante l’arco di tutta una vita.
La lettura - affidata a Giuseppe Cederna, uno dei più affermati attori di cinema e teatro dei nostri giorni - è stata accompagnata dalla musica di Franz Schubert, a sua volta pilastro della storia culturale europea. E ancora una volta a fare da palcoscenico è stato l’Unipol Auditorium di Via Stalingrado, già teatro delle due precedenti rassegne: “Baudelaire: I fiori del male” (2014) e “Vorrei essere scrittore di musica: Pier Paolo Pasolini poeta dei suoni” (2015), salutate da un grandissimo successo di pubblico.