Disabilità e mobilità sostenibile: come sarà l’Italia del 2060

Sostenibilità
Lunedì, 21 Settembre, 2020 - 15:13

Una ricerca della Fondazione Unipolis, in collaborazione con ANGLAT, rileva:

  • Il nostro Paese sarà meno affollato (55 milioni di abitanti rispetto ai 60 milioni attuali, -10%) e caratterizzato da un invecchiamento della popolazione (gli over 74 cresceranno del 70%).
  • Previsto un incremento del 25% del numero delle persone con disabilità (che diventeranno 4 milioni) e passerà dal 5,2 al 7,2 la percentuale di popolazione con disabilità rispetto a quella totale. Aumenterà del 51% il numero delle persone con disabilità over 64 (da 2 a 3 milioni) e, fra queste, gli over 74 passeranno da 1,5 a 2,5 milioni).
  • Sul fronte mobilità, oltre 2 milioni di persone con disabilità utilizzeranno regolarmente mezzi di trasporto e, di questi, uno su due sarà conducente d’auto.
  • Strade connesse e intelligenti, auto a guida autonoma e un ecosistema pubblico/privato potranno rappresentare le risposte verso un modello di sviluppo sostenibile che favorisca il diritto alla mobilità per le persone con disabilità.

Nell’Italia più anziana e meno popolata del 2060, le persone con disabilità cresceranno del 25%. Sul fronte della mobilità, i soggetti con disabilità che utilizzeranno i mezzi di trasporto saranno 2 milioni, il 50% dei quali guiderà un’auto e non rinuncerà a essere conducente. In questo scenario e di fronte alla domanda su come i mezzi di trasporto pubblico locale potranno rispondere alle esigenze di questa popolazione, il diritto negato alla mobilità sostenibile per le persone con disabilità si aggraverà nel 2060 se l’Italia non sceglierà con decisione la via dello sviluppo sostenibile.

È quanto emerge dalla ricerca “Il paradosso della mobilità”, realizzata da Fondazione Unipolis, in collaborazione con ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), che, nella Settimana Europea della Mobilità 2020 e nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS, mette a confronto l’Italia di oggi con quella del futuro.

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