Secondo l’Istat, nel primo trimestre 2025 il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo, i consumi sono cresciuti dell’1,2% e la propensione al risparmio è salita al 9,3%, uno dei valori più alti degli ultimi tre anni.
Si tratta di segnali positivi, che indicano una maggiore attenzione alla gestione del denaro, in un contesto decisamente condizionato dall’inflazione. Basta però guardare poco indietro per ricordare un’Italia molto diversa: nel 2022, in piena crisi energetica e inflattiva, la propensione al risparmio era scesa al 7,1%, ai minimi dal 2016.
Oggi il quadro è più stabile, ma l’equilibrio resta delicato. Non basta guadagnare di più, è essenziale imparare come gestire i propri soldi in modo efficace.
Tenersi stretti i risparmi, i frutti del proprio lavoro, è quasi istintivo, ma non sempre è sufficiente. Con un’inflazione ancora attiva (1,4% nel primo semestre del 2025, secondo Istat) il rischio è quello di vedere eroso il potere d’acquisto mese dopo mese.
È qui che entra in gioco l’investimento. Un piano anche solo ventennale può servire a costruire una pensione integrativa o a finanziare gli studi universitari dei figli. E non serve partire con cifre esorbitanti: esistono strumenti flessibili come i Pac (Piani di Accumulo del Capitale), che permettono di investire anche 50 euro al mese, e gli Etf, fondi a basso costo che replicano l’andamento di un mercato, rendendo accessibile la diversificazione.
Il principio guida è chiaro: non lasciare i soldi fermi. Naturalmente, con una strategia coerente al proprio profilo di rischio e ai propri obiettivi.
Durante la mezza età è più facile che si sia riusciti ad accumulare un piccolo patrimonio: una casa, qualche risparmio, o magari un’attività. È il momento giusto per iniziare a proteggerli.
Spesso si pensa all’investimento come a un modo per guadagnare di più, ma una buona strategia finanziaria è fatta anche di tutele. Polizze sanitarie, assicurazioni contro gli infortuni, ma anche strumenti legali come il testamento o i patti di famiglia sono soluzioni semplici che evitano complicazioni future per sé e per i propri cari.
L’Italia è uno dei Paesi europei in cui si registra il minor numero di testamenti. Ma è proprio a quest’età che conviene pensarci, finché si è nel pieno delle proprie forze e possibilità.
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