Un italiano su due considera non sicure le informazioni memorizzate sui propri dispositivi digitali. L’insicurezza digitale è maggiormente radicata al Sud e tra coloro che si affidano alla rete per ragioni di lavoro.

CorporateIstituzionale
Mercoledì, 24 Giugno, 2020 - 15:26

È quanto emerge dal “Focus sulle paure digitali” dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza Demos&Pi - Fondazione Unipolis, presentato nel corso dell’evento online “Data Vision & Data Value” organizzato dal Gruppo Unipol.

Il sondaggio evidenzia inoltre che:

• 1 italiano su 3 non accede mai al web, il 23% è always on

• Il 68% degli utenti ritiene che gli acquisti online siano sicuri

• Il 62% degli intervistati ritiene che Governo e forze dell’ordine controllino una parte delle proprie attività in Rete, ma lo accetta in nome della sicurezza

• Quasi tre persone su quattro pensano che una parte dei dati digitali sia monitorata da imprese pubblicitarie e per il 59% ciò è considerato un rischio per la privacy

Gli italiani temono per la sicurezza delle informazioni memorizzate sui propri dispositivi digitali: un intervistato su due (48%) le considera non al sicuro, una percezione negativa maggiormente radicata al Sud e tra coloro che si affidano al web per ragioni di lavoro. Il quadro muta radicalmente quando si parla di acquisti online, che invece vengono ritenuti sicuri dal 68% degli italiani. Interessante anche constatare come, in materia di “controllo sociale”, il percepito cambi molto a seconda della natura del “controllore”: il 62% degli utenti ritiene che Governo e forze dell’ordine controllino una parte delle proprie attività in Rete, ma lo accetta in nome della sicurezza, mentre quasi tre persone su quattro pensano che una parte dei dati digitali sia monitorata da imprese pubblicitarie e, per il 59%, ciò è considerato un rischio per la privacy.

Leggi il comunicato stampa completo