Nel mese di aprile 2001 Unipol paga la sanzione comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nell’esercizio precedente. La sanzione era stata inflitta ad Unipol e ad altre imprese del settore per un presunto cartello finalizzato ad elevare il livello del prezzo delle polizze auto e, nonostante l’opposizione delle compagnie, il 28 marzo 2001 il TAR del Lazio aveva confermato la condanna al pagamento della sanzione, condanna che sarà ribadita dal Consiglio di Stato nel mese di febbraio 2002. Di fronte a tale sentenza, Unipol ribadisce la propria estraneità rispetto alle presunte violazioni delle norme in materia di libera concorrenza, con la convinzione di avere contribuito ad accrescere l’affidabilità e la trasparenza del settore e di avere sempre operato nel rispetto della legislazione vigente e delle regole del mercato.