Unipol: innovazione sociale, creazione di valore e affidabilità i principi dell'impresa del futuro

Sostenibilità
Giovedì, 23 Giugno, 2016

Il nuovo piano di sostenibilità di Gruppo, integrato per la prima volta con il piano industriale, prevede l’incremento delle coperture di Welfare e una maggior incidenza dei prodotti a valore sociale ed ambientale

Presentato il Bilancio di sostenibilità 2015:

  • Il 14,3% dei premi è raccolto con prodotti mirati a soddisfare bisogni sociali e ambientali: 
    + 40%, rispetto al 2014, nella raccolta premi per coperture Long Term Care;
    + 30%, rispetto al 2014, di contratti garanzia terremoto;
    Lanciato il primo Cat bond italiano contro il rischio sismico. 
  • 57 miliardi di euro degli asset gestiti sono conformi a criteri ambientali e sociali; 
  • Riduzione delle emissioni clima alteranti degli immobili del Gruppo, certificati su normativa ISO 50001.
Il Gruppo Unipol, in quanto responsabile del miglioramento della qualità della vita dei propri clienti, persegue da sempre una gestione imprenditoriale profittevole e sostenibile nel tempo che si coniughi con la capacità di svolgere il proprio ruolo sociale. Essere leader di mercato comporta saper offrire e ricevere fiducia perché nel creare valore per tutti gli stakeholder si può lavorare con competenza, semplicità e velocità. Il Bilancio di sostenibilità del Gruppo 2015, presentato oggi a Milano, si chiude con performance legate agli indicatori sociali in miglioramento rispetto lo scorso anno.

Welfare

Unipol ha l’obiettivo di consentire a tutti i cittadini di dotarsi di risorse adeguate ad affrontare le necessità future legate alle prestazioni tariffarie. Il 2015 registra a questo proposito la gestione di 29 Fondi sanitari nazionali di categoria e il +40%, rispetto al 2014, nella raccolta premi per coperture Long Term Care.

Innovazione

L’innovazione, direttamente collegata al business, punta a nuovi processi e prodotti, sfruttando le potenzialità della digitalizzazione, della sensoristica e dei Big Data. Il 2015 ha visto, tra l’altro, la presentazione internazionale del primo Cat bond italiano, contro il rischio sismico in Italia e nei Paesi confinanti: un’emissione dal valore di 200 milioni per 23 investitori esteri. Sempre per quanto concerne le garanzie per la protezione da terremoto, il 2015 registra una raccolta di 135 milioni di euro e 68 mila contratti (+30% rispetto l’esercizio precedente).

Finanza socialmente responsabile

A supporto di modelli di consumo e produzione responsabili, Unipol concilia gli obiettivi di redditività con valori etici. L’85% del totale degli asset in gestione, 56,9 mld di euro, è sottoposto a screening ESG (Environmental, social and governance): il 99,2% risulta conforme ai criteri ambientali e sociali. Inoltre per ridurre e ottimizzare gli impatti ambientali, Unipol rafforza il monitoraggio dei consumi energetici e 17 edifici sono stati certificati secondo lo standard relativo al sistema di gestione dell’energia ISO 50001.

Il Bilancio di sostenibilità presentato oggi misura il contributo raggiunto da Unipol in riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile posti dall’ONU nel settembre 2015 (Sustainable Development Goals – SDGs); proprio per incrementare quanto svolto finora, il Gruppo, da sempre impegnato a coniugare gli obiettivi economici e di redditività con quelli di natura sociale e ambientale, per la prima volta ha scelto di integrare il piano industriale - presentato recentemente al mercato - legato alla gestione dell’impresa, con gli strumenti di sostenibilità. Questi ultimi rappresentano una leva competitiva che caratterizza il modo di operare del Gruppo permettendo di innovare e creare valore.

Le nuove linee guida dal piano di sostenibilità per il triennio 2016-2018 sono:

  • Implementare prodotti assicurativo/bancari che sappiano rispondere ai bisogni delle cosiddette fasce deboli, come lavoratori precari, genitori single, immigrati temporanei, tutti soggetti che hanno un problema di assistenza sanitaria per il presente e di pensione per il futuro; 
  • Incrementare del 25% la penetrazione sui cittadini delle coperture di welfare; 
  • Accrescere del 20% l’incidenza dei prodotti a valore sociale ed ambientale; 
  • Rivedere l’offerta al terzo settore, alla luce della riforma appena approvata; 
  • Attivare servizi e strumenti di risk assessment e di sensibilizzazione sui rischi generati dai cambiamenti climatici, in merito soprattutto alla vulnerabilità delle Piccole e Medie Imprese di fronte ai danni ambientali. 
Sono questi i punti salienti presentati e dibattuti oggi a Milano nel corso del Convegno “L’Impresa del 2020: Tra sostenibilità, engagement e innovazione sociale” presso la Torre Velasca in cui il Gruppo Unipol ha presentato il bilancio di sostenibilità 2015 e illustrato il nuovo piano. Al dibattito odierno hanno preso parte, tra gli altri, l’Amministratore Delegato di Unipol Carlo Cimbri, il Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia Sergio Solero, il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò e il delegato al lavoro della segreteria nazionale CISL Gigi Petteni. In apertura si è tenuta una lectio magistralis del Professor Patrick O’Sullivan, direttore degli studi della Graduate School of Business di Grenoble.

La dimensione raggiunta dal Gruppo, la conseguente posizione di rilievo acquisita nel mercato assicurativo italiano e il significativo contributo apportato all’economia italiana, posizionano Unipol in un ruolo di rilievo nel Sistema Italia; sono sorte importanti responsabilità anche nel quadro della stabilità economica e sociale del nostro Paese, delle nuove sfide che il Gruppo Unipol affronterà.

Il bilancio di sostenibilità del Gruppo Unipol è disponibile sul sito internet della società www.unipol.it, sezione sostenibilità.