Reputation Institute: Unipol al primo posto per reputazione nel settore finanziario per il terzo anno consecutivo

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Lunedì, 15 Aprile, 2019 - 10:22

Unipol è la prima azienda per reputazione nel settore finanziario (bancario e assicurativo) secondo la classifica 2019 Italy RepTrak® diffusa oggi da Reputation Institute, azienda globale leader nell’ambito della misurazione della reputazione aziendale.

 

Nella settima edizione dei Reputation Awards 2019 si inseriscono due premi speciali dedicati ad uno dei settori, quello finanziario, che negli ultimi anni è stato al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, per le vicende che hanno coinvolto alcuni istituti finanziari, ma che è tra i principali motori dello sviluppo del Paese. 

Unipol si aggiudica la Menzione Speciale come prima azienda dell’intero settore finanziario con 67,63 punti.

Il profilo reputazionale di Unipol si fonda prevalentemente sulle buone percezioni del general public legate a prodotti/servizi, performance e innovazione: i prodotti sono considerati affidabili, la gestione sinistri tempestiva, l’assistenza al cliente alta e professionale. La solidità patrimoniale e le forti prospettive di crescita sono aspetti altrettanto rilevanti perché costituiscono una garanzia per il futuro; la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche sono considerati elemento distintivo grazie al know-how consolidato in tema di telematica applicata al business assicurativo.

Gruppo Unipol è percepito, nella mente degli italiani, sempre più come partner affidabile e punto di riferimento per lo sviluppo dei grandi temi dell’agenda Paese.

Unipol considera la reputazione una leva manageriale capace di attivare un cambiamento culturale che può promuovere la creazione di valore e adotta un approccio integrato che tiene in costante allineamento le attività di costruzione e di protezione della reputazione.

Il modello operativo di reputation management in Unipol si caratterizza anche per ampiezza di analisi (sono sette i gruppi di stakeholder di cui si raccolgono periodicamente percezioni e aspettative: opinione pubblica, dipendenti, clienti, agenti, comunità finanziaria, giornalisti, istituzioni), prospettiva interna/esterna che permette di confrontare percezioni e aspettative sia interne (top management e dipendenti) che esterne all’azienda (altri pubblici) e infine un allineamento strategico con il quale le diverse funzioni aziendali sono chiamate a contribuire alla realizzazione degli obiettivi reputazionali (creazione e protezione) partendo da un cruscotto di lavoro e azioni condivise. L’esperienza nel reputation management si è tradotta anche in una soluzione assicurativa per rispondere all’evoluzione del contesto socio-economico dove il rischio reputazionale è tra i principali percepiti. La copertura permette di tenere indenne l’azienda assicurata dagli eventuali danni economici originati da eventi mediatici negativi, anche con riferimento alla perdita di valore del marchio.