Cambiamenti climatici

Mettiamo le nostre competenze per la tutela e la sicurezza del territorio a fronte dei cambiamenti climatici

In particolare, da settembre 2015 a settembre 2018, Unipol Gruppo è stato capofila del progetto LIFE DERRIS (Disaster Risk Reduction Insurance), che ha avuto come obiettivo quello di testare e implementare una forma innovativa di partnership pubblico-privato tra assicurazione, PA e imprese per accrescere la resilienza al cambiamento climatico e agli eventi catastrofali la resilienza ad esso collegati delle comunità locali, ed in particolare delle PMI italiane, attraverso il trasferimento di conoscenza e la messa a disposizione di adeguati strumenti per la valutazione, la prevenzione e la gestione dei rischi legati agli eventi catastrofali.

A seguito della sperimentazione pilota svoltasi a Torino, il progetto DERRIS si è esteso ad altri 10 enti locali: Alghero, Bologna, Genova, Molfetta, Padova, Pescara, Rovereto, Udine, Varese e L’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa. 

Life DERRIS - DisastEr Risk Reduction InSurance

Derris logo

Derris, progetto co-finanziato dal bando europeo Life, vede Unipol Gruppo capofila insieme ai partner Città di Torino, Cineas, Anci, Coordinamento Agende 21 e UnipolSai. Derris è il primo progetto europeo che unisce pubblica amministrazione (PA), imprese e settore assicurativo per la riduzione dei rischi causati da eventi climatici straordinari.

Gli obiettivi del progetto sono stati di:

  • Testare e implementare forme innovative di partnership pubblico-privato tra assicurazione, PA e imprese per accrescere la resilienza delle comunità locali
  • Favorire una maggiore cultura del rischio, trasferendo conoscenze da assicurazione a PA e PMI
  • Mettere a disposizione delle PMI adeguati strumenti per la prevenzione e la gestione dei rischi climatici
  • Studiare strumenti finanziari innovativi che permettano di mobilitare capitali dedicati alla riduzione dei rischi

La sperimentazione pilota del progetto DERRIS ha preso vita nella città di Torino, che ha lanciato nel mese di aprile 2016 un bando intitolato “Torino che protegge”. A settembre 2016 sono state selezionate le 30 PMI, dislocate nelle 6 aree identificate, che hanno partecipato all’iniziativa. Da ottobre 2016 a marzo 2017, le aziende partecipanti alla sperimentazione pilota, hanno ricevuto un supporto tecnico gratuito da parte di esperti del progetto, nello specifico:

  • una valutazione della propria vulnerabilità agli eventi meteo-climatici mediante due sopralluoghi per individuare i potenziali rischi a cui l’azienda è esposta e le misure di riduzione del rischio che possono essere intraprese;
  • un percorso di 5 incontri di formazione finalizzato ad acquisire conoscenze utili relative alla prevenzione e alla gestione del rischio e delle emergenze.

L’obiettivo era di guidare le aziende nella redazione di un piano di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Durante la sperimentazione pilota di Torino il progetto ha sviluppato uno strumento semplice e immediato (CRAM tool) che dà alle PMI la possibilità di capire, attraverso la georeferenziazione, a quali rischi sono esposte ai 7 pericoli del progetto DERRIS (alluvione, precipitazioni, vento, fulminazione, grandine, temperatura e frana), e quali potrebbero essere le soluzioni da applicare nella propria azienda per prevenire i danni.

Per dar modo al maggior numero di PMI d’Italia di individuare i principali rischi meteo-climatici ai quali sono esposte e di definire le possibili azioni per la gestione delle emergenze e la riduzione dell’esposizione ai rischi, dal 2017 la sperimentazione è stata estesa altri 10 enti locali: Alghero, Bologna, Genova, Molfetta, Padova, Pescara, Rovereto, Udine, Varese e L’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa. Negli enti locali coinvolti, le imprese hanno avuto la possibilità di usufruire di ore di formazione e di un supporto tecnico (attraverso lo svolgimento di sopralluoghi in azienda) per redigere i loro piani di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso la compilazione del CRAM tool.

I risultati del progetto:

  • COINVOLGIMENTO:
    • 11 enti locali coinvolti nell’implementazione del progetto;
    • 566 stakeholder incontrati nei workshop nazionali e locali;
    • 161,5 ore di formazione erogate;
    • 296 professionisti formati (referenti della PA, delle PMI e di altri stakeholder che hanno partecipato agli incontri formativi)
    • 115 aziende resilienti (coinvolte nella sperimentazione iniziale nel pilota di Torino e nei 10 enti locali della Community di DERRIS);
  • STRUMENTI:
    • 1 strumento per l’autovalutazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico (CRAM tool)
    • 2 pillole di webtraining con 2 ebook sui rischi associati al cambiamento climatico e sulla gestione del rischio e delle emergenze;
    • 1 Piano di adattamento di distretto per la Città di Torino (IDAP)
    • 128 Piani di azione aziendali per l’adattamento ai cambiamenti climatici (CAAP)
  • DIFFUSIONE:
    • 3819 utenti hanno utilizzato il CRAM tool
    • 2738 persone hanno visualizzato il materiale video del progetto
    • 5388 visitatori del sito internet del progetto
  • REPLICABILITA’ E ADVOCACY:
    • 1 linee guida per il settore assicurativo e finanziario;
    • 1 linee per gli enti pubblici

Guarda il video tutorial per l'autovalutazione del rischio climatico ideato nell'ambito del progetto europeo DERRIS e il video del progetto.

Unipol per il clima

Unipol per il climaUnipol, forte di un’esperienza di oltre 50 anni di attività, intende mettere a disposizione della Pubblica Amministrazione le proprie conoscenze tecniche per la realizzazione di politiche di prevenzione sul territorio, di aumento della resilienza e soprattutto per promuovere la diffusione di una cultura del rischio che possa ridurre sensibilmente i danni in caso di calamità naturale. L’obiettivo è diffondere strumenti e competenze per la valutazione dei rischi, la definizione di piani di disaster recovery per le aree più a rischio, e la promozione di strumenti finanziari per rendere sostenibile e incentivare la resilienza, non solo nei siti industriali di rilevanza economica ma allargando il raggio d’azione a tutta la struttura produttiva del Paese e ai cittadini. Infatti studi dimostrano che il 90% delle PMI che, in conseguenza di un evento catastrofale, rimangono inattive per una settimana, fallisce entro un anno.

Unipol propone un modello di prevenzione e gestione delle catastrofi naturali basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che adotti i meccanismi mutualistici di natura assicurativa per gestire i crescenti rischi derivanti dal cambiamento del clima e far fronte agli ingenti risarcimenti. Un tale sistema oltre a rendere più sostenibili le spese legate agli eventi catastrofali per le casse dello Stato può favorire dei comportamenti virtuosi di tutela, prevenzione e adattamento da parte dei cittadini e delle imprese.

Questo impegno necessita però di un ruolo pubblico centrale, che crei le condizioni per lo sviluppo di un mercato assicurativo, senza il quale i meccanismi mutualistici non possono funzionare né è possibile garantire una sostenibilità economica per gli attori coinvolti.

Nel position paper si propone un'analisi delle evidenze sul cambiamento del clima e sullo stato del dissesto idrogeologico italiano, che rende ancora più vulnerabile il nostro Paese e la nostra economia, ed una riflessione sui meccanismi di governance ed i modelli di partnership che, prendendo spunto dalle best practice internazionali, possono essere adottati per aumentare la resilienza del Paese. La situazione dell’’Italia non deve essere sottovalutata, essa rappresenta infatti una delle aree più vulnerabili agli impatti attesi dai cambiamenti climatici. Secondo uno studio (Desiato et al, 2014 ISAC-CNR) l’aumento della temperatura media sarà superiore a quello globale ed europeo. In uno scenario di aumento della temperatura entro il 2050 di circa 0,93°, i danni provocati dai cambiamenti climatici potrebbero essere pari al 0,12 – 0,16% del PIL, ammontando a circa 20-30 miliardi di Euro di mancata produzione di beni e servizi con riferimento al PIL del 2009 (Carraro 2008).

Paris Pledge for Action

Paris pledge for action - logoIl percorso di definizione di una strategia ambientale del Gruppo è proseguita attraverso l’adesione al Paris Pledge for Action: i firmatari sono esplicitamente impegnati a contenere il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 ° C, in linea con l’accordo di Parigi Cop 21.

Con questo percorso, il Gruppo, intende generare un beneficio concreto per la società, e raccogliere la vera sfida: essere capaci di innovare generando benessere sostenibile, in modo inclusivo e lungimirante.

Visita il sito “Paris Pledge for Action”.